Rame

Rame – Fabbisogno, Fonti, Carenza e Tossicità

Indice

Generalità

Il fegato, i reni ed il cuore hanno il più elevato contenuto di rame. Oltre il 90% del rame plasmatico è associato alla ceruloplasmina, mentre il 60% di quello contenuto nei globuli rossi è legato all’enzima superossidodismutasi. La principale via di escrezione è attraverso la bile. Le concentrazioni sieriche di rame, in condizioni normali, sono costanti. Aumentano nei pazienti con infarto acuto del miocardio, leucemia, tumori solidi, infezioni, cirrosi portale e biliare, emocromatosi, tireotossicosi e malattie del tessuto connettivo. Gli effetti determinati da questo aumento sono sconosciuti.

La diminuzione dei livelli sierici di rame si osserva invece nella sindrome nefrosica, nella degenerazione epatolenticolare del morbo di Wilson, nelle gravi forme diarroiche con malassorbimento ed in altre condizioni caratterizzate da una diminuita sintesi o da un’aumentata perdita di ceruloplasmina.

Il rame è frequentemente presente negli alimenti sotto forma di ioni Cu+ e Cu2+. La maggior parte delle funzioni del rame nell’uomo sono legate alla sua possibilità di esistere in queste due forme, e quindi di partecipare a numerosi equilibri di ossidoriduzioni sotto forma di coenzima. Tra gli enzimi che, per la loro attività, necessitano del rame si elencano:

  • La citocromo ossidasi: necessaria per il rilascio di energia dalle cellule;
  • La tirosinasi: necessaria per la sintesi della melanina a partire dalla tirosina;
  • La ferrossidasi: necessaria per l’ossidazione del Fe2+ a Fe3+;
  • La superossidodismutasi: che protegge l’organismo dall’azione degli anioni superossido (radicali liberi).

 

Indicazioni ammesse per integratori di rame

Il rame contribuisce

  • al mantenimento di tessuti connettivi normali;
  • al normale metabolismo energetico;
  • al normale funzionamento del sistema nervoso;
  • alla normale pigmentazione dei capelli;
  • al normale trasporto di ferro nell’organismo;
  • alla normale pigmentazione della pelle;
  • alla normale funzione del sistema immunitario;
  • alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

 

Fabbisogno

Consumo giornaliero di riferimento, calcolato in base al REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011: 1 mg.

 

Fonti

Il rame è presente nei cereali e nei legumi; tra gli alimenti di origine animale lo si può trovare nella carne e nei prodotti della pesca.

 

Carenza

La carenza di questo elemento è raramente dovuta ad un inadeguato apporto dietetico, ma va considerata la competizione con lo zinco per il suo assorbimento. Un deficit di rame nella dieta può causare a lungo termine: anemia, ritardo della crescita, incompleta cheratinizzazione e pigmenti dei capelli, ipotermia, modificazioni degenerative dell’elastina aortica, degenerazione mentale, alterazioni scheletriche simili a quelle dello scorbuto.

 

Tossicità

Un apporto eccessivo di rame o l’uso, in emodialisi, di acqua contaminata con rame possono essere causa di intossicazione. I sintomi acuti comprendono: anemia emolitica, nausea, vomito e diarrea. L’insufficienza renale ed epatica e le alterazioni carico del sistema nervoso centrale che eventualmente si sviluppano sono simili a quelle osservate nella sindrome da intossicazione da rame nella degenerazione epatolenticolare.

 

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