Alcaloidi

Gli alcaloidi sono sostanze chimiche prodotte dalle piante, spesso dotate di azione farmacologica se introdotti nell’organismo dell’uomo. Essi costituiscono una vastissima famiglia di principi attivi, se ne conoscono infatti più di 12.000.

Come tutti i principali composti di natura vegetale, gli alcaloidi sono dei metaboliti secondari prodotti ed accumulati all’interno della cellula vegetale.

A differenza dei metaboliti primari, quali proteine, lipidi e polisaccaridi, i metaboliti secondari vengono sintetizzati dalla pianta per migliorarne la capacità di adattamento in determinate condizioni ambientali (altura, basse temperature, convivenza con altre specie vegetali ecc.) o fungono da sostanze di riserva o difesa. Altre volte, invece, i metaboliti secondari sono semplicemente degli intermedi di reazioni biochimiche che portano alla sintesi di altri prodotti.

Gli alcaloidi, dal punto di vista chimico, contengono azoto e mostrano caratteristiche di basicità e sono sintetizzati dalla pianta a partire dagli aminoacidi. La maggior parte di essi sono incolori, poco solubili in acqua ed abbastanza solubili nei solventi organici.

Generalmente sono sostanze molto potenti, ovvero è sufficiente assumere piccole quantità di una sostanza alcaloidea per ottenere un significativo effetto farmacologico. Spesso gli alcaloidi sono tossici per l’organismo.

Prima di fare alcuni esempi vediamo i criteri di classificazione degli alcaloidi.

 

Classificazione

Considerata l’eterogeneità di questa grande famiglia di sostanze è possibile adottare diversi criteri di classificazione:

  • Botanico: a seconda della pianta di derivazione;
  • Farmacologico: basato sull’attività terapeutica o tossicologica della sostanza;
  • Chemiotassonomico: basato sia sui criteri botanico-farmacologici che chimici;
  • Chimico: a seconda del nucleo che è alla base della struttura molecolare (eterociclo azotato o carbociclico).

Tuttavia risulta piuttosto difficile fare una classificazione sistematica degli alcaloidi, poiché all’interno di uno stesso gruppo chimico di alcaloidi, ad esempio, esistono composti con attività diverse tra di loro. Quindi il metodo più razionale di classificazione accettato fino ad ora, è quello di raggruppare le droghe alcaloidee in base all’utilizzo terapeutico degli alcaloidi che esse contengono.

 

Principali alcaloidi

  • Alcaloidi che agiscono sulle trasmissioni colinergiche:
    1. Giunzioni neuromuscolari: curaro
    2. Terminazioni postgangliari:
      1. parasimpatico mimetici: jaborandi, fava del Calabar;
      2. parasimpatico litici: belladonna, giusquiamo, stramonio.
  • Alcaloidi che agiscono sulle trasmissioni adrenergiche:
    1. Simpatico mimetici: coca, efedrina;
    2. Simpatico litici: segale cornuta, rauwolfia, idraste;
  • Alcaloidi che stimolano il sistema nervoso centrale:
    1. Analettici: noce vomica, fava di S. Ignazio, jaborandi;
    2. Psicostimolanti: caffè, cacao, guaranà, tè, maté, noci di betel;
    3. Psicodislettici: peyote (mescal), Amanita muscaria;
  • Alcaloidi che agiscono sui gangli autonomi: tabacco, lobelia, cicuta;
  • Alcaloidi analgesico-narcotici: oppio;
  • Alcaloidi antipiretico-antinevralgici: china;
  • Alcaloidi steroidei con azione antipertensiva o antinevralgica: veratro bianco e verde, aconito, sabadilla;
  • Alcaloidi con attività chemioterapica: Vinca rosea (vinblastina e vincristina), Colchicum autumnale (colchicina), Taxus brevifolia (tassolo).

1 commento su “Alcaloidi”

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