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Generalità
La bile è un liquido di colore giallo-verde secreto dal fegato dei vertebrati ed immagazzinata all’interno della cistifellea, un piccolo organo posto posteriormente al fegato che aiuta la digestione. Dalla cistifellea, attraverso il dotto coledoco, viene secreta nel duodeno in seguito allo svuotamento dello stomaco dal contenuto. È costituita da acidi e pigmenti biliari, colesterolo, lecitina e sali inorganici. Grazie all’azione tensioattiva di queste sostanze, la bile emulsiona i grassi rendendoli più sensibili all’azione delle lipasi pancreatiche, facilitandone la digestione.
La bile inoltre, grazie alla sua funzione emulsionante, fluidifica il contenuto intestinale esaltando la secrezione e la motilità.
Lo scarso afflusso di bile nell’intestino provoca delle gravi alterazione al processo di digestione degli alimenti. Ciò può verificarsi per ridotta produzione di bile da parte del fegato (in seguito a malattie epatiche) oppure per una ridotta espulsione di bile che, normalmente prodotta, defluisce con difficoltà dal duodeno per una serie di cause che vanno in genere dall’ostruzione delle vie biliari (calcolosi, tappi mucosi, parassitosi ecc…) ad uno stato di atonia della muscolatura liscia delle vie biliari, nonché a modificazioni nella composizione chimica della bile (l’aumento della densità della bile rende difficoltoso il passaggio attraverso i dotti biliari).
Coleretici colagoghi
Tradizionalmente si definiscono colagoghi i farmaci che stimolano il flusso biliare nell’intestino, mentre i coleretici sono farmaci che stimolano la secrezione biliare. Tuttavia molti farmaci coleretici possiedono anche attività colagoga. I vari meccanismi d’azione ipotizzati per questi medicamenti sono:
- Azione diretta sull’epatocita con conseguente aumento della produzione di bile;
- Azione indiretta sull’epatocita attraverso un aumento del flusso ematico: migliorando l’irrogazione del fegato, migliora anche la funzionalità biligenica di quest’organo per un fenomeno idrodinamico circolatorio;
- Azione diretta sul tratto gastrointestinale che provoca una produzione riflessa di bile;
- Attivazione del sistema nervoso parasimpatico.
Le principali applicazioni terapeutiche dei coleretici e colagoghi sono la dispepsia, la colelitiasi e la discinesia biliare.
Fitoterapia dei disturbi delle vie biliari
Sapevi che il Cardo mariano è la droga vegetale più utile per curare i disturbi epatici?
Le piante medicinali tradizionalmente impiegate contro i disturbi delle vie biliari sono in seguito elencate:
- Achillea (parti aeree); droga contenente olio essenziale, lattoni sesquiterpenici, polieni e flavonoidi. Dose giornaliera: 3 – 4,5 g.
- Artiglio del diavolo (radici secondarie); droga contenente iridoidi, triterpeni e fenoli. Dose giornaliera: 4,5 g.
- Boldo (foglie); droga contenente boldina, flavonoidi e olio essenziale. Dose giornaliera: 3 g.
- Carciofo (foglie); droga contenente derivati dell’acido caffeico, flavonoidi e lattoni sesquiterpenici. Dose giornaliera: 6 g.
- Cardo mariano (frutti); droga contenente silimarina, flavonoidi ed acidi grassi. Dose giornaliera: 12 – 15 g.
- Curcuma (rizoma); droga contenente olio essenziale e curcuminoidi. Dose giornaliera: 1,5 – 3 g.
- Menta (foglie, olio dalle foglie); droga contenente mentolo, mentone, flavonoidi e derivati dell’acido caffeico. Dose giornaliera: 3 – 6 g oppure 0,6 g di olio essenziale.
- Tarassaco (radici, pianta intera); droga contenente lattoni sesquiterpenici, flavonoidi, triterpeni e steroli. Dose giornaliera: 4 – 10 g.