Le mucillagini sono sostanze di natura amorfa, costituite da miscele eterogenee di polisaccaridi, che danno in acqua delle soluzioni colloidali, viscose, non adesive.
La non adesività è la fondamentale differenza tra mucillagini e gomme.
I polisaccaridi che costituiscono le mucillagini possono essere di tre tipi:
- polisaccaridi acidi per la presenza di acidi uronici;
- polisaccaridi acidi per la presenza di gruppi solforici (diffusi nelle alghe, ma non tra le piante superiori);
- polisaccaridi neutri come glucomannani e galattomannani (diffusi nei semi).
Le mucillagini derivano dalla trasformazione dell’amido endocellulare e della cellulosa della membrana; sono molto diffuse in natura e vengono estratte dai vegetali con acqua calda o bollente.
Fonti di mucillagini sono droghe quali altea, malva, calendula, psillio, lino, aloe vera, gomma guar, ma si ritrovano anche in licheni, funghi ed alghe (agar-agar).
La loro azione farmacologica è legata alla loro capacità di rigonfiarsi in acqua dando delle masse plastiche o dispersioni viscose. Se ingerite, dunque, possono provocare azioni lassative grazie al rammollimento del contenuto intestinale ed all’aumentata pressione sulle pareti intestinali che facilitano i movimenti peristalsici.
Lo psillio (seme o cuticola) è un classico lassativo di massa, come d’altronde la gomma guar.
Applicate per via topica, le mucillagini svolgono un’azione protettiva su cute o mucose lese o infiammate. Le mucillagini dell’aloe, ad esempio, si stratificano sulle ferite e sulle mucose infiammate proteggendole da ulteriori insulti causati da microrganismi, sostanze irritanti e farmaci.
Le mucillagini inoltre riducono l’assorbimento intestinale di glucosio e di grassi, favorendo la riduzione del picco glicemico post prandiale e le concentrazioni ematiche di colesterolo e trigliceridi.
Possiedono inoltre proprietà antitussive e dimagranti, dando un senso di sazietà.