Sindrome premestruale

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Generalità

La sindrome premestruale è una complessa combinazione di sintomi psicologici (irritabilità, aggressione, tensione, ansia, depressione) e variazioni somatiche (ritenzione di fluidi, cefalea, seno sensibile, sensazione di gonfiore ed aumento del peso) che si verificano durante la fase luteinica del ciclo mestruale e scompaiono pochi giorni dopo l’inizio delle mestruazioni. Sebbene sia stato stimato che dal 30 all’80% delle donne in età riproduttiva lamentano sintomi premestruali, quando si applicano criteri diagnostici più rigorosi la percentuale scende al 2,5%.

 

Cause

L’eziologia della sindrome premestruale non è stata stabilita con certezza; si pensa che essa includa squilibri ormonali, carenze nutrizionali, ritenzione di sodio, abnorme risposta neuronale alla normale funzione ovarica. Recentemente è stato anche ipotizzato un coinvolgimento della trasmissione serotoninergica, la cui riduzione nel cervello porta ad un ridotto controllo degli impulsi neuronali, depressione, irritabilità e ad un aumentato desiderio di cibi ricchi di carboidrati (tutti sintomi dell’umore e comportamentali associati alla sindrome premestruale).

Certamente tra i fattori scatenanti, le carenze di magnesio e vitamina B6 sono tra i più noti. In particolare le carenze di magnesio sono responsabili di mal di testa, crampi muscolari e dolori uterini, mentre il deficit di vitamina B6 può provocare stati depressivi transitori, in quanto tale vitamina è coinvolta nella sintesi dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina.

Lo squilibrio ormonale è un’altra causa importante di manifestazione di sindrome premestruale, in quanto un aumento dei livelli sierici di ormoni estrogenici induce un aumento di volume e dolore al seno, della ritenzione di liquidi e stipsi. Inoltre l’aumento degli estrogeni fisiologico, che si manifesta durante la fase luteinica del ciclo mestruale, pare sia associato al calo endogeno delle endorfine, ovvero dei neurotrasmettitori attivi sulla regolazione dell’umore.

L’approccio farmacologico prevede l’utilizzo di antidepressivi, diuretici, progesterone, impianti di estrogeni ed un’associazione di estro-progestinici (pillola contraccettiva) ed agonisti degli ormoni rilascianti gonadotropine.

 

Fitoterapia

Storicamente i fitoterapici sono stati generalmente classificati come emmenagoghi, ossia sostanze che incrementano per quantità e durata il flusso mestruale quando questo è scarso e lo promuovono se è assente. Gli emmenagoghi sono stati classificati in:

  • Ormonali, se coadiuvano il sistema endocrino;
  • Vasali, se facilitano il flusso mestruale iperemizzando la mucosa uterina;
  • Ematici, se facilitano il flusso mestruale riducendo la coagulabilità del sangue.

Le piante emmenagoghe sono quelle ricche di oli essenziali, come ad esempio la ruta, il rosmarino ed il prezzemolo. Le piante medicinali raccomandate contro i sintomi della sindrome premestruale sono:

  • Cimicifuga (radici e rizoma), droga a base di triterpeni, derivati chinolizidinici e flavonoidi, indicata per il trattamento della dismenorrea (40 – 80 mg al giorno);
  • Agnocasto (frutti), droga a base di glicosidi iridoidi, flavonoidi ed olio essenziale, indicato per il trattamento della sindrome premestruale e per i disturbi legati alla menopausa (40 – 60 mg al giorno).
  • Achillea (parti aeree), droga a base di olio essenziale, lattoni sesquiterpenici, polieni, flavonoidi, alchilamidi, indicata per il trattamento della sindrome premestruale (3 – 4,5 g al giorno);
  • Argentina (parti aeree), droga a base di tannini, flavonoidi e cumarine, indicata per il trattamento della dismenorrea (4 – 6 g al giorno);
  • Borsa del pastore (parti aeree), droga a base di glucosinolati, sinigrina e flavonoidi, indicata per contrastare la metrorragia, ossia l’abbondante perdita di sangue (10 – 15 g al giorno);
  • Licopo del Virginia (parti aeree), droga a base di derivati dell’acido caffeico, flavonoidi, diterpeni, indicato per alleviare la tensione ed il dolore al seno (1 – 2 g al giorno).

Numerosi sono gli studi clinici effettuati negli ultimi anni allo scopo di verificare i possibili effetti benefici di alcuni estratti vegetali nei tipici disturbi ginecologici. Dall’analisi di questi studi si evince che l’agnocasto è la droga vegetale più promettente per contrastare la sindrome premestruale, mentre la cimicifuga è la droga vegetale più indicata per alleviare i disturbi tipici della menopausa.

 

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