Calcoli renali – Calcolosi renale e Fitoterapia

Indice

I calcoli renali sono aggregazioni di sali minerali che si formano per precipitazione nel tratto urinario, e scaturiscono, durante la loro discesa attraverso gli ureteri, dolore. Spesso la loro presenza è legata al regime dietetico incongruo, associato ad una predisposizione genetica. La calcolosi renale (o nefrolitiasi) quando è formata da cristalli di dimensioni molto ridotte, come granelli di sabbia, prende il nome di renella, ed è formata soprattutto da urati e fosfati.

 

Tipi di calcoli renali

I sali di calcio, l’acido urico, la cistina e la struvite (MgNH4PO4) sono i costituenti fondamentali dei calcoli renali prodotti da pazienti residenti nei paesi occidentali. In seguito saranno elencati i principali tipi di calcolosi renali:

 

Manifestazioni cliniche

Durante il loro accrescimento alla superficie delle papille renali o nel sistema collettore, i calcoli renali possono non provocare necessariamente sintomi. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, i calcoli si spostano e si immettono nell’uretere o bloccano il giunto pielouretrale, provocando dolore o ostruzione.

Un calcolo può scendere lungo l’uretere in modo asintomatico, ma più frequentemente provoca dolore e sanguinamento. Il dolore inizia gradualmente, di solito al fianco, ed aumentano i successivi 20-60 minuti fino a diventare così violento da richiedere per la sedazione un potente analgesico. Il dolore può rimanere fisso al fianco o irradicarsi in basso e anteriormente, verso la regione lombare, il testicolo o la regione vulvare omolaterali. Durante l’espulsione di un calcolo, l’ematuria (sangue nelle urine) si verifica sempre.

 

Formazione dei calcoli

I calcoli urinari si formano solitamente per rottura di un delicato stato di equilibrio: i reni infatti devono ottemperare a due opposte esigenze, da un lato devono risparmiare acqua, dall’altro devono eliminare sostanze scarsamente solubili, in un continuo equilibrio e adattamento a diverse situazioni dietetiche, climatiche e di attività fisica.

Il rischio di sviluppare calcoli renali viene ridotto in parte dalla presenza nelle urine di alcune sostanze che inibiscono la cristallizzazione dei sali di calcio e di altre che legano il calcio in complessi solubili. Questi meccanismi non garantiscono peraltro una protezione efficace; infatti se le urine diventano sovrasature di composti insolubili, per una loro eccessiva eliminazione e/o per un risparmio massimale di acqua, con scarso volume urinario (disidratazione), si producono dei cristalli che possono crescere ed aggregarsi fra loro per formare un calcolo.

Per prevenire la formazione di calcoli è quindi consigliabile assumere quotidianamente abbondanti quantità di acqua (2 litri al giorno).

 

Fitoterapia – Terapia diluente

Diverse droghe vegetali quali l’asparago, la betulla, l’ortica o l’equiseto, sono raccomandate per la terapia diluente dei calcoli urinari. Tale sistema consiste nel lavaggio delle vie urinarie attraverso l’assunzione orale di elevate quantità di acqua in modo di allontanare, per diluizione, sostanze nocive ed insolubili.

La forma di assunzione di tali estratti vegetali più indicati è la tisana. La terapia diluente non deve essere eseguita in pazienti che soffrano di edema periferico per insufficienza cardiaca o renale.

In seguito saranno elencate le droghe utili per la terapia diluente, consigliata per il trattamento dei calcoli renali:

 

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