Celecoxib – Foglietto illustrativo

Indice

Esempi di specialità medicinali contenenti celecoxib:

 

Celecoxib Generalità

Celecoxib è un farmaco antinfiammatorio appartenente alla classe terapeutica dei FANS, ovvero Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei. Celecoxib è un inibitore selettivo delle COX-2 (cicloossigenasi-2), ossia enzimi responsabili della produzione di prostaglandine ed altri mediatori dell’infiammazione. L’infiammazione causa dolore, calore (febbre) e gonfiore, pertanto celecoxib è particolarmente indicato per il trattamento sintomatico delle patologie a carico del sistema muscoloscheletrico.

Grazie alla sua selettività nei confronti delle COX-2, dovrebbe causare meno effetti collaterali dovuti all’inibizione della produzione di prostaglandine mediata dalle COX-1, quali gastriti o ulcere gastro-duodenali, generalmente provocate dall’uso di altri FANS non selettivi, come ad esempio i farmaci ketoprofene, ibuprofene o diclofenac. A causa della sua selettività nei confronti di COX-2, celecoxib può tuttavia causare gravi effetti collaterali a carico del sistema cardiovascolare, come la formazione di trombi, dovuto agli squilibri del sistema della coagulazione mediato dai prodotti di COX-1 e COX-2.

 

Indicazioni

Celecoxib è indicato per il trattamento sintomatico dell’osteoartrosi, dell’artrite reumatoide e della spondilite anchilosante.

La decisione di prescrivere un inibitore selettivo della COX-2 deve essere basata su una valutazione dei rischi globali del singolo paziente. Celecoxib è un farmaco indicato solo negli adulti.

 

Effetti collaterali

Non è detto che gli effetti collaterali si manifestino tutti e con la medesima intensità in ciascun individuo, ciò dipende infatti dalla diversa sensibilità che ogni persona possiede nei confronti del farmaco. In seguito, saranno elencati i principali effetti collaterali che possono manifestarsi durante la terapia farmacologica a base di celecoxib; gli effetti collaterali verranno elencati per frequenza, per prima la più frequente, utilizzando la seguente convenzione: comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota: la frequenza non può essere stimata dai dati disponibili.

Comuni: sinusite, infezione delle alte vie respiratorie, infezione delle vie urinarie.

Non comuni: anemia;

Rari: trombocitopenia, leucopenia;

Non nota: pancitopenia.

Comuni: peggioramento dell’allergia;

Non nota: reazioni allergiche gravi, shock anafilattico, anafilassi.

Comuni: insonnia, capogiri, ipertonia;

Non comuni: ansia, depressione, stanchezza, parestesie, sonnolenza, ictus;

Rari: confusione, atassia, alterazioni del gusto;

Non nota: allucinazioni, cefalea, aggravamento dell’epilessia, meningite asettica, emorragia intracranica fatale.

Non comuni: visione sfuocata;

Non nota: congiuntivite, emorragia oculare, occlusione delle arterie o delle vene della retina.

Non comuni: tinnito, ipoacusia.

Comuni: infarto del miocardio;

Non comuni: insufficienza cardiaca, palpitazioni, tachicardia, ipertensione aggravata;

Non nota: aritmia, vampate, vasculite, embolia polmonare.

Comuni: faringite, rinite, tosse, dispnea;

Non nota: broncospasmo.

Comuni: dolore addominale, diarrea, dispepsia, flatulenza, vomito, disfagia;

Non comuni: stipsi, eruttazione, gastrite, stomatite, peggioramento delle infiammazioni gastrointestinali;

Rari: ulcerazioni duodenali, gastriche, esofagee, intestinali e del colon, perforazione

intestinale, esofagite, melena, pancreatite;

Non nota: nausea, emorragia gastrointestinale, colite.

Non comuni: alterata funzionalità epatica, aumento di SGOT e SGPT;

Rari: aumento degli enzimi epatici;

Non nota: insufficienza epatica (talvolta fatale o che ha richiesto trapianto del fegato), epatite fulminante (talvolta con esito fatale), necrosi epatica, epatite, ittero.

Comuni: rash, prurito;

Non comuni: orticaria;

Rari: alopecia, fotosensibilità;

Non noti: Ecchimosi, eruzioni bollose, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, angioedema, pustolosi esantematosa generalizzata acuta.

Non comuni: aumento della creatinina, aumento del BUN;

Non nota: insufficienza renale, nefrite interstiziale, iponatriemia.

Comuni: sintomi influenzali, edema;

Non nota: dolore toracico.

 

Controindicazioni

Farmaci a base di celecoxib sono controindicati nei seguenti casi:

 

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati clinici relativi all’impiego di celecoxib in gravidanza. Studi negli animali (ratto e coniglio) hanno evidenziato una tossicità sulla funzione riproduttiva, incluse malformazioni. Il rischio potenziale per la specie umana derivante dalla somministrazione durante la gravidanza è sconosciuto, ma non può essere escluso. Analogamente ad altri farmaci inibitori della sintesi delle prostaglandine, celecoxib può causare inerzia uterina e chiusura prematura del dotto arterioso durante l’ultimo trimestre di gravidanza. Celecoxib è pertanto controindicato in gravidanza e nelle donne in età fertile. Se una donna entra in gravidanza nel corso del trattamento, celecoxib deve essere sospeso.

Celecoxib viene escreto nel latte di ratto in fase di allattamento in concentrazioni simili a quelle riscontrabili nel plasma. La somministrazione di celecoxib a un numero ristretto di donne in allattamento ha dimostrato un’escrezione molto bassa di celecoxib nel latte materno. Le donne in trattamento con celecoxib non devono allattare.

 

Posologia

Poiché i rischi cardiovascolari di celecoxib possono aumentare con il dosaggio e con la durata dell’esposizione, la durata del trattamento deve essere la più breve possibile e deve essere utilizzato il dosaggio giornaliero minimo efficace. La necessità del paziente di un trattamento sintomatico e la risposta alla terapia devono essere rivalutati periodicamente, specialmente nei pazienti con osteoartrosi. La dose massima giornaliera raccomandata è pari a 400 mg per tutte le indicazioni. L’uso di celecoxib non è indicato nei bambini. Celecoxib può essere assunto con o senza cibo.

Posologia nei diversi campi di applicazione terapeutica con celecoxib:

 

Avvertenze e precauzioni

Celecoxib deve essere somministrato con particolare prudenza nei seguenti casi:

Se nel corso del trattamento si verifica un deterioramento delle condizioni cliniche del paziente di uno qualsiasi dei sistemi d’organo descritti sopra, devono essere adottate misure appropriate e deve essere presa in considerazione l’interruzione della terapia con celecoxib.

 

N.B.: le informazioni pubblicate in questo articolo possono risultare non aggiornate o incomplete. Esse hanno scopo illustrativo, non sono consigli medici, non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni e alle indicazioni dei professionisti della salute che hanno in cura il lettore. Per ulteriori informazioni sul farmaco consultare il portale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

 

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